Governo, Impagliazzo: “No all’Italia dell’odio, la politica unisca”

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Intervista a Marco Impagliazzo.

Di Salvatore Biondo su Riformismo e Solidarietà del 24 agosto 2019

Una crisi molto annunciata, da tutti “prevista”, che poi però ha colto osservatori e politici alla sprovvista. Sul tavolo restano tre alternative: voto subito, governo istituzionale o elettorale, governo di legislatura. Quali le conseguenze sul Paese?


Un voto subito sarebbe grave per il paese perché non permetterebbe di avere il tempo di fare una legge di bilancio adeguata. Scatterebbe la maggiorazione dell’IVA, ad esempio, lasciando irrisolti i problemi che abbiamo della sanità, della scuola e delle emergenze sociali e territoriali. Ma soprattutto direi che ci lascerebbe ancora in una campagna elettorale permanente, che non è mai terminata dal 4 marzo 2018. Il paese è stato polarizzato con tale campagna permanente, rendendolo preda di emozioni e di divisioni irreali. Credo che sia necessaria invece una nuova maggioranza che diriga il paese verso la risoluzione dei problemi in maniera ragionevole e condivisa, che abbassi il tono delle polemiche e che immagini un futuro per gli italiani. Fino ad ora abbiamo solo ascoltato parole urlate e divisive che hanno gettato gli italiani in una perenne ricerca del nemico. Così non si può continuare.