Marco Impagliazzo: crisi ambientale, violenza, guerre. Insieme prendiamoci cura della casa comune

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Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio racconta i giorni importanti che in tanti stanno vivendo a Madrid a poche ore dalla Cerimonia Finale. Giorni importanti perché abbiamo alzato lo sguardo e lo abbiamo anche abbassato, nel senso che siamo entrati al cuore di tante problematiche del nostro mondo che riguardano la vita dei poveri, l’ambiente, le ingiustizie, la vita dei bambini che non vanno a scuola e non sono registrati allo stato civile. Che riguardano le guerre e le loro conseguenze. Come dice Andrea Riccardi: la guerra è madre di tutte le povertà. L’obiettivo è uscireda questi giorni con uno sguardo positivo: c’è un impegno delle religioni ma anche degli uomini e donne di cultura e di tanti che ci hanno accompagnato in questi giorni a prendersi cura della casa comune. La casa comune sta soffrendo: per la crisi ambientale, per le guerre – la guerra in Siria dura da troppi anni con conseguenze catastrofiche – per lo sfruttamento di tante persone e in particolare dei migranti. Di fronte a tutto questo che senso ha dividersi? L’unico bisogno che abbiamo è unirci. Il Dio nel cielo è unico e ci chiede di andare insieme con la preghiera e l’impegno quotidiano, a lavorare perché tante ferite siano sanate e perché questa casa comune che è il nostro mondo – dove tutti dobbiamo avere uno spazio, possano avere un futuro, per noi e per le generazioni che verranno. È stato importante vedere quanti giovani hanno partecipato a queste giornate con impegno interesse e la voglia di assumersi una nuova responsabilità. Perchè il mondo domani sarà il loro tutti insieme dobbiamo aiutarli come madri, padri fratelli maggiori a far sì che ci sia un futuro di pace. Una pace senza frontiere.

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