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2 Settembre 2016

Intervista a Impagliazzo: I leader religiosi per la pace. Il nostro NO al terrorismo

Articoli, Rassegna Stampa | Non ci sono commenti

Tag: Dialogo, Pace, Preghiera per la pace, Spirito di Assisi, terrorismo

La Nazione, 2 settembre 2016

di Erika Pontini

«Da Assisi lanceremo un messaggio a tutti coloro che vogliono sfruttare l’elemento religioso come sostegno al terrorismo. Quando si parla di guerra di religione, si fa la guerra alla religione». Il professor Marco Impagliazzo è il presidente della Comunità di Sant’Egidio (e professore all’Università per stranieri di Perugia) che, dopo trent’anni dalla storica preghiera interreligiosa voluta da Giovanni Paolo II organizza la Giornata mondiale di preghiera per la pace, alla quale prenderà parte Papa Francesco e 400 leader religiosi di tutto il mondo, e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Qual è il senso dell’incontro? 
«E’ quello di dare speranza al mondo in un momento in cui la situazione internazionale è gravemente problematica. Dalla Siria, all’Iraq, allo Yemen, c’è tanta rassegnazione e una certa impotenza di fronte alla guerra. L’incontro di Assisi è un incontro di speranza di unità tra le varie religioni non sul piano teologico ma per la ricerca della pace».
Eppure sostengono di combattere una guerra santa… 
«Nessuna guerra può mai essere considerata santa ma solo la pace. Quando si parla di guerra di religione si fa la guerra alla religione perchè ogni credo ha nel suo dna un messaggio di pace e di fratellanza».
E in questa ottica che significato ha la presenza del Papa? 
«Un sostegno al cammino di pace di cui c’è tanto bisogno nel mondo. Siamo felici che Papa Francesco abbia deciso di venire. Sono trent’anni che abbiamo iniziato questo cammino. Un Papa che si chiama Francesco che viene ad Assisi dopo trent’anni che la Comunità di Sant’Egidio porta avanti questo spirito è una grande gioia e grande soddisfazione».
Saranno rappresentate tutte le religioni? 
«Sì al massimo livello. Penso al Patriarca Bartolomeo, al Patriarca della Chiesa Sira che viene da Damasco, l’Arcivescovo di Canterbury, il capo del Buddismo che viene dal Giappone, il Rabbino capo di Tel Aviv, Lau». L’islam come sarà rappresentato?
«Personalità da 16 paesi musulmani. C’è stata l’adesione dell’Università di Al-Ahzar che è la più prestigiosa del mondo islamico e speriamo che sia rappresentata al massimo livello».

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