La resistenza silenziosa. Leggi razziali e occupazione nazista nella memoria degli ebrei di Roma

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Il 16 ottobre 1943 gli ebrei romani furono arrestati dai nazisti e deportati ad Auschwitz: piu di mille, uomini, donne, bambini e anziani, persero la vita nel famigerato campo della morte. Fino alla liberazione della città, il 4 giugno 1944, altre centinaia di ebrei furono arrestati e deportati. Coloro che sfuggirono alla morte vissero i mesi successivi nascondendosi e fuggendo dai nazisti e dagli italiani collaborazionisti di Salo.

Questo libro, che si presenta in una seconda edizione a settant’anni dalla tragedia, racconta le loro storie attraverso le testimonianze dirette di chi ha vissuto quel tragico periodo, aperto dalle leggi razziste del 1938, che hanno preparato la strada alle deportazioni. Il testo è arricchito dalla toccante testimonianza di Enzo Camerino, preso il 16 ottobre, deportato ad Auschwitz è tra i sedici sopravvissuti tornati dall’inferno dei campi: le sue memorie ci restituiscono il tragico percorso di chi quel 16 ottobre fu strappato dalla propria casa e dai propri affetti e condotto verso la morte a causa di un’ideologia fondata sull’odio per chi viene percepito come diverso.

I protagonisti delle storie raccontate sono, all’epoca, ragazzi, poco più che adolescenti. Sono scampati a volte per caso, a volte perché la solidarieta e l’amicizia dei loro concittadini – spesso dei religiosi – sono state più forti della paura delle rappresaglie. I loro ricordi, che pacatamente intrecciano insieme eventi drammatici e piccole vicende della vita quotidiana, testimonianze dai campi di sterminio e vivaci ritratti del popolo del Portico d’Ottavia, sono consegnati ai giovani di oggi perche non si perda la memoria del più grave crimine contro l’umanità e perché la tragedia non si ripeta.

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