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Solitudini connesse. La sfida educativa nell’era digitale

In un’epoca dominata dalla solitudine digitale, cresce il rischio di isolamento e fragilità relazionale, specialmente tra i giovani. Mentre smartphone e connessioni virtuali sostituiscono sempre più gli incontri reali, emergono segnali di resistenza: cresce infatti la “voglia di comunità”, la ricerca di autenticità e di relazioni umane vere, un’occasione per ricostruire un senso profondo di “noi”.

L’insediamento. Tutto l’amore di Papa Leone XIV

L’evento si è svolto mostrando i segni di un rito secolare, a iniziare dalla preghiera del Papa e dei patriarchi delle Chiese orientali cattoliche al sepolcro di san Pietro, per giungere alla consegna del Pallio…

Leone sarà un papa per il sociale. Scelta cosmopolita

L’elezione di papa Leone XIV è stata per molti una sorpresa. Anche perché le previsioni, soprattutto giornalistiche, della vigilia non lo indicavano tra i più papabili, ma soltanto un candidato di mediazione in caso di…

Conclave che guarda verso sud

Il Conclave che si apre domani riflette un cambiamento epocale: la crescente presenza di cardinali provenienti dal Sud globale, frutto delle scelte di Papa Francesco, che ha dato voce alle periferie del mondo e ai contesti più marginali. Un’eredità visibile nel suo magistero, nei viaggi apostolici e nelle azioni concrete in favore dei poveri, dei migranti e dei giovani. Questo nuovo volto della Chiesa si prepara a indicare una direzione universale, inclusiva e profondamente evangelica.

Impagliazzo: Papa Francesco capiva il mondo dagli ultimi

Una guida che sapeva indicare la strada da seguire su un terreno sconosciuto , grazie alla sua umiltà che lo portava a chinarsi sugli ultimi per capire la realtà del mondo. Questa è l’immagine che…

L’arte salvata in Vaticano, ardito capolavoro

Durante la Seconda guerra mondiale a varcare le soglie delle case religiose a Roma e quelle del Vaticano non furono solo ricercati, antifascisti, ebrei, ma anche opere d’arte d’inestimabile valore provenienti da ogni parte d’Italia…

Una retata, poi violenze e deportazioni. I 110 anni dal massacro degli armeni

Il 24 aprile 1915 segna l’inizio del genocidio armeno, una delle più gravi tragedie del Novecento. In quella data, le autorità ottomane arrestarono a Costantinopoli oltre 200 intellettuali, politici e membri dell’élite armena, dando avvio a una campagna sistematica di deportazioni, massacri e violenze che portò alla morte di circa un milione e mezzo di armeni.

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